Uno degli obiettivi primari di una ricerca di mercato è quello di aiutare a sfruttare il patrimonio informativo di un Brand e “completarlo” attraverso il coinvolgimento delle persone.
E’ dunque analizzando le opinioni di un ristretto gruppo di persone, suddivisibile a sua volta sulla base di una serie di caratteristiche e soprattutto comportamenti (campioni rappresentativi). In questo modo, si riesce a osservare, capire e prevedere, con ragionevole probabilità, i comportamenti degli individui, che, in definitiva, non sono altro che i clienti attuali e potenziali che alimentano o alimenteranno il contesto in cui opera l’azienda e i suoi Brand.
Osservare à Domandare à Ascoltare à Imparare à Testare empiricamente
In teoria, tutti conoscono questo percorso, la prima volta si impara in terza elementare parlando del “metodo scientifico”. Tuttavia, per svariati motivi (tempo, budget…) i Brand faticano ad applicarlo continuativamente e in maniera sistematica.
Cambiare prospettiva, guardare attraverso gli “occhiali di altri”, certifica idee, soluzioni alternative o migliorative, conferma o meno strategie e scelte, aiuta a prendere decisioni con maggiore consapevolezza. Inoltre, il punto di vista esterno alla “stanza dei bottoni” (spesso troppo focalizzata e coinvolta), offre, opportunità interessanti, meno considerate o ignorate nelle fasi iniziali di un progetto, spunti di riflessione per migliorare aspetti che erano stati considerati meno o non considerati in assoluto.
Spesso, è proprio dalle persone “più vicine” al prodotto o servizio che arrivano le idee, i consigli e gli stimoli. Le opinioni dei nostri collaboratori e dei nostri clienti sono la fonte principale della conoscenza.
A questo punto, proviamo ad identificare alcune potenziali fonti informative.
-
I dipendenti e collaboratori: …chi meglio di loro conosce pregi e difetti del nostro prodotto o servizio…
-
I clienti “più appassionati”: …chi meglio di loro può evidenziare i “punti di forza e debolezza (pain & gain)” del nostro prodotto o servizio…
-
I clienti “più equilibrati ed esigenti”: …chi meglio di loro può far emergere le aspettative ed i desiderata nei confronti del nostro prodotto o servizio…
-
I “fan” del prodotto o servizio in generale: …conoscono il prodotto o servizio ma soprattutto conoscono il contesto competitivo…
Si vanno così a delineare, in maniera del tutto “naturale”, dei cluster caratterizzati da comportamenti simili, spesso indipendenti delle loro caratteristiche sociodemografiche (genere, età, area geografica di residenza ecc.)
A seconda della situazione e del contesto, di volta in volta, cambia la modalità di ascolto e l’approccio metodologico di raccolta e indagine. Ogni ricerca, nasce con un obiettivo preciso che corrisponde ad una specifica esigenza informativa e dovrebbe essere studiato e impostato ad hoc.
Dove reclutare le persone per raccogliere le informazioni che ci interessano? Oggi, Internet offre opportunità interessanti: “maneggiare con cura”
Chi usa internet è “diverso” all’origine, perché, internet NON è un ambiente “neutrale”, forse non ancora rappresentativo di tutti i target. Attualmente, soprattutto gli “heavy users” del web, sono descritti da fonti autorevoli, come persone che hanno tendenzialmente una marcia in più dal punto di vista della vitalità, della cultura, della esploratività e della professionalità.
Internet genera “empowerment” presso gli utenti. Le persone che frequentano la rete, diventano sempre più capaci, informate, esperte. Persone, che sono appunto “diverse”, quantomeno dal punto di vista dello stile di vita, dei consumi e dell’informazione. Quando vengono coinvolte in una indagine e quindi intervistate, da una parte, portano a risultati che possono enfatizzare un determinato “fenomeno” (in positivo o negativo), dall’altra, però, sono persone che spontaneamente “donano” la propria esperienza con l’unico scopo di contribuire al miglioramento di un prodotto, di un servizio o anche solo della loro usabilità.
Chi, per curiosità, passione, interesse ecc, decide spontaneamente di partecipare ad una indagine, è certamente più propenso e attento nel dare un parere “sincero”.
Internet è oggi certamente una grande opportunità per le ricerche di mercato (veloce, flessibile, economico, in grado di azzerare i confini nazionali). Tuttavia, per quanto detto sopra, bisogna “usarlo” con attenzione, sulla base della popolazione che si vuole rappresentare e delle informazioni che si vogliono raccogliere: “…maneggiare con cura…”.
Foto di Anna Nekrashevich da Pexels